25 marzo 2019
Questo
articolo, nel variegato e sempre piú complesso mondo edile per i non
addetti ai lavori, vuole essere d’aiuto per chi sta pensando di
acquistare casa…. Magari sogna di andare a vivere in quella villa
indipendente con giardino ed autorimessa privata, notata passando
per quella strada in quel paese, o forse è proprietario di un
bellissimo terreno edificabile ed è giunto il momento di cambiare
casa perché le esigenze famigliari sono cambiate, i figli sono
cresciuti insieme ai loro bisogni, desiderano uno spazio tutto loro.
Le
normative Europee in ambito di consumi energetici, volte ad
incentivare la costruzione di volumi edilizi sempre meno energivori,
hanno posto l’attenzione sull’involucro edilizio (l’elemento
che separa l’outdoor dall’indoor) composto dalle pareti
perimetrali, il solaio controterra e la copertura o tetto; come gli
impianti elettrici e meccanici che tratteremo successivamente nel
prossimo articolo.
Prima
scelta consapevole: involucro
in edilizia tradizionale o involucro in bioarchitettura?
Bisogna
essere consapevoli che scegliere un involucro costruito con le
classiche tecniche dell’edilizia tradizionale, corrisponde ad una
scelta leggermente vantaggiosa da un punto di vista economico.
Energeticamente si possono raggiungere prestazioni simili a quelle
delle costruzioni in Bioarchitettura con spessori di parete maggiori,
invece per i ponti termici insiste una notevole difficoltà nella
loro risoluzione, oltretutto quando possibile!
Inoltre
i diversi materiali utilizzati non sono ecosostenibili per il nostro
pianeta, sia in fase di produzione che in quella di smaltimento.
Seconda
scelta consapevole: involucro
in bioedilizia, quale?
Scegliendo
un involucro in bioedilizia con tecnologia Platform Frame o X-Lam, ad
oggi le più utilizzate tra le numerose varianti esistenti, le vostre
pareti sono sottili e con eccellenti prestazioni termiche e non
esistono problematiche di ponti termici; ma siete sicuri che il
vostro involucro in bioedilizia scelto sia davvero eco friendly?
Dipende
tutto dal tipo di materiale isolante utilizzato.
Molti
costruttori di bioedilizia o presunti tali, vendono involucri che
possiedono una struttura portante in legno, travi e pilastri
lamellari o pannelli in X-Lam di abete rosso proveniente dalle
foreste austriache (nelle migliori delle ipotesi), ma i materiali
isolanti che adottano quali sono?
Utilizzando
pacchetti in fibra di legno, lana di vetro, lana di roccia,
cellulosa, ecc.. allora certamente state acquistando un’abitazione
bio ma se i pacchetti isolanti sono in EPS o XPS (polistirolo,
plastica) è un surrogato di bioarchitettura che risulta essere
inquinante e non ecosostenibile.
Preferireste
indossare dell’abbigliamento in neoprene che sì tiene caldi ma non
fa traspirare il vostro corpo? Oppure con dei tessuti naturali (tipo
lana, cotone, ecc.) che oltre a scaldarvi fanno traspirare il vostro
corpo?