28 marzo 2019
Molto spesso è diffuso, nello stereotipo collettivo il pensiero consolidato che la parte fondamentale di una costruzione edilizia (residenziale o commerciale), sia la componente operativa, precisamente il cantiere e che il medesimo occupi la percentuale del 70% di tutto il processo costruttivo, mentre solo un 30% la fase progettuale.
Oggi è un pensiero anacronistico, non corrisponde più alle attuali esigenze del mondo edilizio e del buon costruire, in continua evoluzione!
Di conseguenza le percentuali si sono nettamente invertite, riservando ben il 70% a tutta la fase di progettazione, la restante all’operatività in cantiere che deve essere luogo dell’ordine, del prestabilito, tutto come da progetto e non (come una volta) dell’improvvisazione a seconda del problema da risolvere.
Tutto deve partire da un progetto ideato e realizzato in tutti i minimi dettagli, studiato di concerto dalle varie figure professionali che intervengono nel processo edilizio, guidate e dirette, sotto stretta sorveglianza, dal direttore d’orchestra “l’architetto”.
Il geologo, l’ingegnere strutturista, il termotecnico, il coordinatore della sicurezza, il geometra di cantiere, tutti guidati dall’architetto progettista e direttore lavori, nella costruzione di una macchina perfetta.